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Le 15 malattie della curia romana


La Curia è un corpo dinamico, non può vivere senza nutrirsi e senza curarsi», «senza avere un rapporto vitale, personale, autentico e saldo con Cristo. Un membro della Curia che non si alimenta quotidianamente con quel cibo diventerà un burocrate – sottolinea Francesco –: un formalista, un funzionalista, un impiegatista». A chi serve la Chiesa è indispensabile: la preghiera quotidiana, la partecipazione ai Sacramenti, in modo particolare all’Eucaristia e alla riconciliazione, il contatto quotidiano con la parola di Dio e la spiritualità tradotta in carità vissuta. Sono l’alimento vitale per ciascuno di noi. Il Papa ha così deciso di fornirci un elenco delle 15 principali “malattie” che colpiscono la curia ma anche il cristiano stesso; necessario è combatterle per un totale avvicinamento a Dio.

1.La malattia del sentirsi "immortale", "immune" o addirittura "indispensabile". Un corpo che non fa "autocritica, non aggiorna e non cerca di migliorarsi, è un corpo infermo".

2.La malattia del "martalismo" (Marta), dell’eccessiva operosità che viene da Marta, la malattia della eccessiva operosità", di coloro che "si immergono nel lavoro trascurando inevitabilmente la parte migliore, il sedersi ai piedi di Gesù".

3.La malattia dell’ "impietrimento" mentale e spirituale. Il cuore di pietra e duro collo di coloro che strada facendo perdono serenità interiore audacia e si nascondono sotto le carte diventando macchine di pratiche e non uomini di Dio.

4.La malattia dell’eccessiva pianificazione e del funzionalismo, quando l'apostolo - ha osservato papa Bergoglio - pianifica tutto minuziosamente e crede che le cose progrediscono diventando così un contabile e un commercialista.

5.La malattia del mal coordinamento. Quando i membri perdono coordinamento tra loro.

6.La malattia dell’Alzheimer spirituale la dimenticanza della storia della salvezza, della storia personale con il Signore, del primo amore.

7. La malattia della rivalità e della vanagloria, di chi vede solo l'apparenza. 8. La malattia della schizofrenia esistenziale; avere una doppia vita frutto della ipocrisia del mediocre" e "del progressivo vuoto spirituale che lauree o titoli accademici non possono colmare. 9. La malattia delle chiacchiere, della mormorazione e dei pettegolezzi. Questa malattia è delle persone vigliacche, che non avendo il coraggio di parlare direttamente, parlano dietro le spalle.

10. La malattia di divinizzare i capi. Di coloro che corteggiano i superiori sperando di ottenere la benevolenza. 11. La malattia dell’indifferenza verso gli altri. Quando ognuno pensa solo a se stesso e perde la sincerità dei rapporti umani. 12. La malattia della faccia funerea, delle persone burbere e arcigne che ritengono che per essere seri occorra dipingere il volto di malinconia e trattare gli altri, soprattutto quelli ritenuti inferiori, con rigidezza e arroganza 13. La malattia dell’accumulare chi cerca di riempire un vuoto esistenziale accumulando beni materiali, non per necessità ma solo per sentirsi sicuro. 14. La malattia dei circoli chiusi dove la appartenenza al gruppetto diventa più forte di quella al corpo e a Cristo stesso. 15. La malattia del profitto mondano, degli esibizionismi. Quando l'apostolo trasforma il suo servizio in potere e il suo potere in merce per ottenere profitti mondani, o per ottenere più potere.

Fonte: Ansa;

Roberta Tobia


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