top of page

Assalto a Kobane e i rischi della Turchia

ASSALTO A KOBANE

Kobane 1.jpg

KOBANE è una città formalmente ancora in Siria, città curda enclave al confine con la Turchia, e sembra essere all’epilogo con il tragico assedio da parte dei jihadisti dell’Isis che stanno sterminando ora i combattenti curdi, uomini e donne. Combattenti curdi che vengono chiamati “peshmerga”: che significa soldato, anzi guerriero, che arriva fino al “fronte della morte” (questa è una traduzione del termine PESHMERGA: le origini di questo gruppo di combattenti risalgono alla fine dell’ottocento quando con l’impero ottomano in via di disgregazione, i Peshmerga lottarono per ricostruire lo Stato curdo che era stato distrutto).

Kobane 2.jpg

KOBANE è all’attenzione ora del mondo perché città curda in un territorio ufficialmente siriano ma di fatto ora simbolo dell’autonomia curda. Vicina al confine con la Turchia, paese questo che sta a guardare il massacro della popolazione e la presa da parte dell’esercito crudele estremista dell’Isis. Perché, nella realpolitik turca, è meglio avere come vicini di casa degli aguzzini tagliagole, che riconoscere un’autonomia curda. Tale autonomia si ripercuoterebbe, su parte del territorio turco, in modo negativo.

Kobane 3.jpg

“Perché, dannazione, perché i turchi se ne stanno lì, con i loro carri armati, i loro cannoni, i loro soldati. Lì a godersi lo spettacolo dei jihadisti dell’Isis che davanti ai loro occhi scannano i Peshmerga di Kobane, e nessuno si muove? Non un carro, non un fucile; nessuno. Ma è un pazzo quell’Erdogan, che dice e blatera che bisogna intervenire e però nemmeno ci pensa a ordinare ai suoi di attaccare quegli sgozzatori che pure si vedono lì di fronte, che quasi li tocchi?” Ripete la gente curda.

No, no, Erdogan non è per niente un pazzo: è la fredda Realpolitik. I Peshmerga «devono» morire, perché la Turchia deve salvare la propria identità. I curdi sono una minaccia di destabilizzazione.

Fonti: Geograficamente.

SIMONE LOMBARDI

FEJSAL DZEMAILI

ANNALISA FUMANTI

EDOARDO GRESTA


bottom of page