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Rivolta degli studenti ad HONG-KONG

- ORIGINI DEL NOME E CONDIZIONI GENERALI DEL PAESE

Il nome Hong Kong significa “porto profumato”. L'aggettivo profumato potrebbe riferirsi alle acque dolciastre del porto o all'incenso rilasciato dalle fabbriche.

Hong Kong è una delle aree più densamente popolate del mondo. Più del 90% della popolazione è di etnia cinese, il restante appartiene ad altri vari gruppi etnici.

La moneta è il dollaro di Hong Kong, i cittadini hanno uno dei redditi pro capite più alti del mondo. Vantano, inoltre, un'alta qualità di vita.

- STORIA

Il 20 gennaio 1841 fu occupata dalle forze britanniche e nel 1842 con il Trattato di Nanchino è stata definitivamente ceduta alla Gran Bretagna. Sotto il suo dominio la sua popolazione aumentò notevolmente. Con la battaglia di Hong Kong l'impero giapponese invade la città, ma questa si concluse con la cessione della colonia al Giappone. Dopo anni di carestia e crisi economica nel 1945 ritorna sotto il dominio inglese fino al 1997.

Oggi Hong Kong pur essendo sotto il dominio della Cina, gode di un alto grado di autonomia; continua a seguire, però, il tradizionale sistema giuridico cinese.

- 2014: RIVOLTA DEGLI STUDENTI

Da alcuni giorni ad Hong Kong si è scatenata una rivolta contro il governo di Pechino. Hong Kong vuole infatti che la Cina garantisca il mantenimento della democrazia.

La rivolta ha visto come protagonista il giovane diciassettenne Joshua Wong, il leader del movimento studentesco di Hong Kong, che ha dato vita alla rivolta degli ombrelli. Pechino vuole impedire una libera competizione tra i candidati per le elezioni del nuovo presidente nel 2017.

Di conseguenza decine di migliaia d cittadini, soprattutto studenti, si sono riversati nelle piazze e nelle strade della città. Sono giorni che va avanti questa protesta, senza risposte da parte del governo,ma i giovani e i cittadini di Hong Kong non hanno intenzione di arrendersi.

Fra i manifestanti è sceso in piazza anche l'anziano Martin Lee,grande lottatore per la democrazia,che definisce “pazzesco” il modo violento in cui la polizia sta rispondendo alle rivolte,usando sprai e lacrimogeni. I manifestanti utilizzano ombrelli e cellephone, per difendersi dagli attacchi della polizia. Da questo momento sono diventati il simbolo della rivolta.

Il capo del governo ad Hong Kong ha ordinato di cessare immediatamente la protesta, perché tanto Pechino non si piegherà mai al volere di Hong Kong. Ma i manifestanti non si arrendono e occupano sempre più strade e quartieri.

Intanto il presidente Leung ha smentito le notizie sulle sue dimissioni e manderà la sua vice, a parlare, con i giovani nella piazze, del progetto di riforma elettorale.

Dopo giorni è arrivato un piccolo segno dal governo. Gli studenti vogliono delle risposte concrete da Pechino. Non vogliono martiri,scontri,violenze,disordini. Vogliono la libertà.

Fonti: Wikipedia, La Stampa

ROBERTA TOBIA

RREZART AMETAJ

SOFYANE TOURBI


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